Come ogni buon ex studente universitario con una laurea fresca fresca, talmente fresca che l'inchiostro ancora non riesce ad essere assorbito dalla carta, ho iniziato da qualche tempo a controllare annunci di lavoro, mandare curriculum come se non ci fosse non dico un domani, ma proprio la sera di questo stesso giorno.
Cerca da una parte, controlla dall'altra, bestemmia le alte sfere del mondo subacqueo di SpongeBob e vai a dormire con gli occhi che s'incrociano e si mandano a fare in culo a vicenda.
Poi, una telefonata. Alle ore 19:30. Mentre rosicchio l'ultimo pezzo di Galak stile aperitivo-alternativo-senonmiprendeildiabeteoranonmiavràmai.
"Pronto?"
"Salve, Andrea Mariano?"
"Si, sono io, buonasera."
"Salve, senti... ti chiamo perché ho visto che hai risposto al nostro annuncio. Dov'è che l'hai letto?"
"Su internet, Subito.it."
"Ok ok, perfetto. Senti, domani alle 11:30 ci saranno i colloqui per il lavoro. Tu sei di Teramo? Puoi venire?"
"Si si, va benissimo!"
"Ok, allora a domani. Buona serata!"
Che bello, ho già ricevuto risposta per il posto da consulente pubblicitario! Penso.
Appunto. "Penso".
L'indomani mi presento tutto speranzoso al luogo indicato, o meglio "in sede", o meglio, un locale con le volte a botte, una scrivania presa probabilmente da qualche bidello del Liceo Europeo e quattro sedie. Ci sono altri ragazzi che aspettano, uno di loro, che è già inserito nell'azienda, mi fa compilare una scheda con generalità, dove ho letto dell'annuncio di lavoro eccetera eccetera ebblabblabblà.
Il "capo" è in un'altra stanza, dove riceve via via i vari candidati. A giudicare dalla faccia di quelli che escono, però, non pare stia andando benissimo.
Arriva il mio turno. Il "capo" è ancora col cappotto, lungo, neri, di quelli "alla marinaio" stile Matrix ma di tessuto, per intenderci.
"Ciao. Prego, accomodati!"
Mi giro e ci sono tre file di sedie... da giardino. Avete presente quelle di plastica verde, che spesso sono anche nei chioschetti d'estate al mare? Ecco, avevano anche la medesima aria vissuta. Non faccio in tempo a sedermi, che vedo davanti a me una lavagna bianca, quelle coi pennarelli che se sei mancino fai un casino della Miseria perché ti inzozzi tutta la mano mentre scrivi. 11,90€ al megastore dei cinesi (se vi serve qualcosa su cui appuntare i turni per chi lava cucina e bagno in casa, è p e r f e t t a ).
"Allora, noi siamo un'azienda seria, che si occupa blablablablà". Si, ok, solita manfrina del "noi-ce-l'abbiamo-grosso-e-facciamo-questo-et-quell'altro", avete capito. Il mio sorriso di circostanza d'improvviso diventa un soffocato "...Ah." quando il "capo" mi espone nel dettaglio in cosa consiste il lavoro: "Allora, c'è la centralinista che fissa gli appuntamenti - ok, qualcosa inizia a non quadrare - "e voi poi andrete all'appuntamento, che sarà, che ne so... in hotel oooo... dove è insomma, per presentare e vendere i prodotti.".
Per un attimo rimango con lo sguardo fisso verso il "capo", ma in realtà sto fissando il vuoto e dico tra me e me: "Ma che cazzo stai dicendo?! Io son venuto qui per il posto da consulente pubblicitario, non per il porta-a-porta.".
Perché kaiser si richiede una certa figura, e poi nel soliloquio - perché di colloquio vero e proprio non si può parlare - spiattellate tutt'altra mansione? Ora capisco perché quelle espressioni interdette degli altri ragazzi prima di me.
Alla fine mi chiede: "Hai domande?". Sono talmente basito che rispondo in automatico "No, no. Chiaro.". Chiaro che se volevate un venditore porta a porta, potevate scriverlo direttamente nell'annuncio, o dirmelo al telefono il giorno prima. Nulla contro il venditore porta a porta, ma se volevo cercare una mansione del genere, avrei cercato quello, no? Non è che mi son detto: "Uh, cercano un consulente pubblicitario... Spero mi prendano come potatore di bonsai della Papua Nuova Guinea nei giorni dispari!". Così, per dire...
Della serie:
"Cameriere, vorrei una pizza alla diavola ed una birra bionda media, per favore"
"Certo, ecco a lei l'insalata con aceto ed un bicchiere di petrolio"
Ma la seconda puntata sarà più surreale. Garantito!
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